CERRO TORRE
GHIACCIO BOLLENTE NELLA TERRA DEL FUOCO
Cerro Torre.
Solo il nominarlo, per chi capisce qualcosa di montagna, desta una sensazione di angoscia.
Una montagna che è un mito.
La montagna impossibile.
Nel 1991 Il celebre regista W. Herzog ne è stato ispirato per trarvi un film di natura alpinistica .
Un grande alpinista, Reinhold Messner, l’ha definita la montagna più difficile del mondo; e, dopo aver già ispirato il film, vi ha scritto un libro:”Grido di Pietra”.
Per salirlo, non basta la capacità tecnica di un ginnasta. Bisogna essere alpinisti completi, sotto ogni punto di vista: con una altissima qualità tecnica e una tremenda capacità di umana sofferenza.
Bisogna saper affrontare le infernali condizioni atmosferiche che permeano la montagna … e vincere la paura, che ti prende quando ne stai al cospetto.
Ad oggi -dicembre 2014- è stata salita da pochissimi alpinisti:
Italiani solo in 24.
Tra i Nostri, il nome di un Amico, un Pontese, un Figlio della nostra Terra Canavesana
MASSIMO LUCCO
Classe 1976, di professione vigile urbano a Pont: “Al Vigil”
Se tre è il “numero perfetto”, come si dice, questo vale a maggior ragione per Massimo, che si è recato in Patagonia per la terza volta:
- 2011: Salita all'Aguja Poincenot – Fitz Roy – Aguja Guillaumet
- 2013: Salita alla Aguja Sthandhart via Exocet
- 2014: 14 Dicembre, in punta al Cerro Torre
Lo accompagnavano due amici, scalatori, anch’essi di altissimo livello: Marcello Cominetti e Francesco Salvaterra.
‘Na Bela Squadra, ‘Na Bela Bända!
Lui, Massimo, il Primo Piemontese a salire su quella cima terrificante. Bravo Max!!!
Con le immagini della via percorsa e della salita, si presenta qui il suo racconto e le sue riflessioni sulla grande impresa.
Max nel tunnel terminale
Sul Fungo Finale
In Vetta al Cerro Torre
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